Se smettiamo di prendere le nostre coazioni per libertà, possiamo cominciare a indagare quale effetto hanno su di noi le infinite “cose” da cui dipendiamo. Cosa fanno di me la rete, i videogiochi, l’automobile, le serie tv, la pornografia? In che postura esistenziale mi mettono i gruppi WhatsApp, la movida oceanica, (…), l’imperativo alla trasparenza? Che tipo di umano divento attraverso l’autopromozione sul mercato della seduzione e la vetrinizzazione del mio intimo su Facebook? (…) Cosa mi fanno fare il narcisismo, l’ansia, il risentimento? E attraverso quali esperienze, esercizi e alleanze posso [invece] diventare altro? - [quell’altro] che è umano e non umano e col quale condividiamo un comune divenire. Il passo citato, di Stefania Consigliere, è tratto dall' Introduzione [ link aggiornato il 17 settembre 2023 ] di Lelio Demichelis a Cose degli altri mondi. Saperi e pratiche del divenire umani , di Piero Coppo, Stefania Consigliere, Paolo Bartolini.