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Showing posts from March, 2024

Joep Beving "Sleeping Lotus" (Forbes Street Session)

"Mondi d'acqua" di Rachel Carson

  " La biologa e scrittrice statunitense Rachel Carson (1907-1964) ha fornito un contribuito convincente alla nascita del movimento ecologista con solo quattro opere, ognuna però presentata con intensità e passione tali da indurre nel lettore una diversa considerazione del mondo del vivente e del destino ambientale del pianeta. Le sue prime opere, Il vento e il mare (1941), Il mare intorno a noi (1950) e Sulla riva del mare (1955), costituiscono una trilogia sulla vitalità e la bellezza del mondo marino; di queste, le ultime due uscirono a puntate sulla rivista New Yorker e tutte, quando furono raccolte e stampate, rimasero per mesi nelle classifiche di vendita redatte dal New York Times.  Il suo ultimo volume, Primavera silenziosa (1962) espose il crescente disagio dei biologi e degli attivisti per l’uso dei veleni chimici in agricoltura, del DDT in particolare, riuscendo per la prima volta, grazie all’impatto sull’opinione pubblica, a indurre cambiamenti nelle politiche nazion

Sulla "maggioranza deviante" di Fanco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia

  "L’influenza di Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia sulla società italiana degli anni 70 non è semplicemente teorica e i libri ricostruiscono un ambiente, una discussione, ma gli effetti della loro azione furono molto concreti. Molti partecipavano a una trasformazione che entrava e usciva dagli ospedali psichiatrici o come volontari, o prendendo parte a concerti e spettacoli teatrali come quelli di Giuliano Scabia o semplicemente andavano a vederli. La diffusione delle droghe e della cultura psichedelica, che dalla musica alla poesia e ai romanzi e all’arte di quegli anni ridefiniva i canoni piuttosto ingessati di cosa si intendesse per cultura, metteva al centro della discussione una critica della norma che naturalmente sconfinava nelle sessioni di autocoscienza della pratica femminista..." Fonte: Basaglia: la maggioranza deviante, di Enrico Palandri Fa parte di SPECIALE Franco Basaglia 100 su Doppiozero.com

Sulla questione dell'identità

L'articolo L'identità culturale  di Gabriella Giudici sul suo blog.
“La legge di Lidia Poët” è una recente serie Netflix, con Matilda De Angelis nei panni della protagonista, liberamente ispirata alla vita della prima avvocata d’Italia ad essere iscritta all’ordine degli avvocati.  Lidia Poët (1855-1949), in effetti, è esistita davvero. Laureata in giurisprudenza nel 1881, fu ammessa all’esercizio dell’avvocatura nell’agosto 1883, iscrizione poi revocata qualche mese dopo (novembre 1883) sulla base dell’argomentazione che, quello di avvocato, non era mestiere per donne.  Solo nel 1920, all’età di 65 anni, in seguito all’approvazione della Legge n. 1179 del 17 luglio 1919, Poët riuscì a entrare nell’Ordine degli avvocati e a vedere riconosciuto un lavoro che, di fatto, esercitava da anni con il fratello Enrico.  Ora, se, da un lato, la serie Netflix ci consente di acquisire familiarità con una figura non da tutti conosciuta e sicuramente meritevole di essere apprezzata, anche per il suo lavoro pioneristico in ambito femminista, dall’altro, evidenza note