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Amore e potere...

non sono poi così distanti.

L'amore dice "per me è bello che tu esista» e accetta anche di non essere ricambiato, magari. Il potere invece dice «è bello che tu esista solo per me" e con tutti i mezzi è pronto a nutrirsi dell'altro, pur di sopravvivere, senza alcuna pietà. 
Ma perché arrivare alla follia della distruzione dell'oggetto amato o dell'autodistruzione di sé? Sono storie che assomigliano alle mantidi che decapitano il partner dopo l’accoppiamento o alle falene che trovano la morte nella luce che le attira. Non siamo falene né mantidi, abbiamo l'anima, ma assomigliamo a mantidi e falene quando l'anima si svuota. Dove manca il senso da dare alla propria vita, si pretende che siano le cose e le persone a determinarlo, dall'esterno, generando dipendenze e schiavitù di ogni tipo, che spesso culminano in un'overdose che distrugge o chi dipende o ciò da cui si dipende, o entrambi. È la ferrea e drammatica logica degli amori che non liberano. 

           Leggi l'intero articolo di Alessandro D'Avenia.

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