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James Hillman: 1926-2011

Non si legga Hilmann solo per la potente seduttività della scrittura. A percorrerla per intero c'è una radicale revisione dello scenario psicoanalitico, a partire dalla persuasione che, se l'uomo è un animale sociale, non c'è sofferenza individuale disgiunta dal mondo in cui si vive. Ed è su questo mondo e sulla sua anima che Hillman ha puntato il suo sguardo lucido e critico.
Fonte: Umberto Galimberti, James Hillman, dall'analisi di Jung ai miti greci. Addio al poeta dell'anima., "la Repubblica", 28 ottobre 2011 [mia è l'evidenziazione del testo]

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