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Vita/morte ed esistenza

Mi sono decisa a intervenire su questo argomento perché la discussione – lacerante per tutti al di là delle personali credenze – sull'ultimo evento che ha a che fare con questo fondamentale e tragico tema mi sembra crei confuse e inutili contrapposizioni tra pro-life e...?
Invito pertanto alla lettura di un breve chiaro e lucido saggio di Giovanni Boniolo “Vita e morte” contenuto nel volume: Laicità. Una geografia delle nostre radici. Anche se mi è impossibile sintetizzare l'acutezza argomentativa dell'autore, mi preme mettere in evidenza il  “consolidato uso quotidiano mistificante e ambiguo della parola vita perché non distingue il piano descrittivo [biomedico] riguardante la vita da quello assiologico che attiene alla esistenza... solo chi è sprovveduto o in malafede confonde il piano della descrizione scientifica della vita con il piano extrascientifico dell'attribuzione di valore a un particolare aspetto della vita”. 
Boniolo cita anche nel suo saggio la definizione di morte contenuta nella legge del 29 dicembre 1993, n. 578 ricordando però che “questa è una scelta, tuttavia essa, come tutte le scelte, non è fondata unicamente sulla descrizione fisiologica di uno stato biologico, ma è basata su valori.”

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