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Showing posts from July, 2020

Rumore sismico e confinamento COVID-19 / Seismic noise and COVID-19 lockdown

Secondo una ricerca internazionale pubblicata su "Science" il 23 luglio 2020 " Global quieting of high-frequency seismic noise due to COVID-19 pandemic lockdown measures " da un folto gruppo di autori (76 di 27 paesi, dalla Norvegia alla Nuova Zelanda) la superficie della Terra è diventata insolitamente calma e silenziosa negli ultimi mesi. ABSTRACT Human activity causes vibrations that propagate into the ground as high-frequency seismic waves. Measures to mitigate the COVID-19 pandemic caused widespread changes in human activity, leading to a months-long reduction in seismic noise of up to 50% . The 2020 seismic noise quiet period is the longest and most prominent global anthropogenic seismic noise reduction on record... / L'attività umana provoca vibrazioni che si propagano nel terreno come onde sismiche ad alta frequenza. Le misure per mitigare la pandemia COVID-19 hanno causato cambiamenti diffusi nell'attività umana, portando ad una riduzione du...

Italia COVID-19: "Le tre Italie"

Integrazione del 5 febbraio 2021 Per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico,   la Corte di  giustizia  dell'Unione europea   -  Grande sezione, sentenza 10 novembre 2020 (C-644/18) -  ha condannato l’Italia per aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti, in modo continuato, dal 2008 al 2017. "A novel methodology for epidemic risk assessment: the case of COVID-19 outbreak in Italy" è scaricabile in PDF da arXiv.org (Physics - Physics and Society). ABSTRACT: "We propose a novel data-driven framework for assessing the a-priori epidemic risk of a geographical area and for identifying high-risk areas within a country. Our risk index is evaluated as a function of three different components: the hazard of the disease, the exposure of the area and the vulnerability of its inhabitants ..." Uno degli autori del gruppo interdisciplinare dello studio, il prof. Alessandro Pluchino , entra nel merito nella video conferenza (dal...

Italia: molta urbanizzazione, poche aree verdi

"Le zone urbane avrebbero bisogno di più piante, aiuole, prati, non per motivi estetici, ma perché il cambiamento climatico lo richiede. I moderni software e i sistemi di monitoraggio ambientale potrebbero essere di grande aiuto: l’innovazione tecnologica non manca, ora però bisognerebbe metterla in pratica. «Il territorio italiano è troppo urbanizzato a discapito delle aree verdi. Fin dal Dopoguerra tanti, troppi piani urbanistici che prevedevano del verde sono rimasti solo su carta». Sono parole di Michele Talia, presidente dell’Istituto nazionale di urbanistica (Inu) che a Linkiesta spiega necessità di un cambio di paradigma in tema di investimenti green nelle nostre città.." LEGGI TUTTO l'art. Troppe case, pochi alberi. Nelle città italiane mancano le aree verdi “intelligenti” su Linkiesta.it Cos’è i-Tree ?  i-Tree è una suite di software all’avanguardia, sottoposta a revisione paritaria del Servizio Forestale dell’USDA, che fornisce analisi del verde urbano...