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Sulla "psicologia epidemica" / "epidemic psychology" di Philip Strong

"Trenta anni fa, in un articolo omonimo, il sociologo Philip Strong coniò il termine “psicologia epidemica” (epidemic psychology) per porre l’attenzione sul fatto che le epidemie non sono un fenomeno che interessa esclusivamente la medicina, la fisiologia e l’epidemiologia, ma anche la sociologia e la psicologia e che le conseguenze psico-sociologiche delle epidemie hanno un impatto forte sulle società al cui interno esse circolano, tanto che si può, a buon diritto, parlare di epidemie psicosociali. Per la precisione, secondo Strong, la “psicologia epidemica” genera almeno tre tipi di epidemie psicosociali. La prima è definita “epidemia della paura” (epidemic of fear); la seconda “epidemia delle spiegazioni e delle moralizzazioni” (epidemic of explanation and moralisation); la terza “epidemia dell’azione o dell’azione proposta” (epidemic of action or proposed action)..." SEGUE sul blog di Romolo Capuano.

Dal blog dello stesso autore si può scaricare la sua accurata traduzione italiana del saggio di Philip Strong “Epidemic Psychology: a model”.

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