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Showing posts from December, 2019

The dangling conversation: live from NYC, 1967 (Simon & Garfunkel)

Parere del Comitato ONU per i diritti umani sul referendum popolare in Italia

"Le condizioni fissate dall’Italia per la raccolta firme necessarie per il referendum popolare sono contrarie all’articolo 25 del Patto sui diritti civili e politici dell’Onu. Di conseguenza, l’Italia è tenuta a modificare le norme interne per assicurare il pieno rispetto degli obblighi internazionali assunti con la ratifica del Patto del 1966. È il Comitato dei diritti umani dell’Onu a scriverlo nelle conclusioni depositate il 6 novembre e diffuse ieri ( CCPR_C_127_D_2656_2015_31209_E )..." SEGUE l'articolo  (19 dicembre 2019) di Marina Castellaneta: "Comitato dei diritti dell’uomo: bocciato il sistema di raccolte firm e per a ttivare il referendum popolare – UN Human Rights Committee: unreasonable conditions to promote referendum initiatives in Italy".

Lavorare di meno e vivere meglio? Si potrebbe

"In 1930, a year into the Great Depression, John Maynard Keynes sat down to write about the economic possibilities of his grandchildren. Despite widespread gloom as the global economic order fell to its knees, the British economist remained upbeat, saying that the ‘prevailing world depression … blind[s] us to what is going on under the surface’. In his essay , he predicted that in 100 years’ time, ie 2030, society would have advanced so far that we would barely need to work. The main problem confronting countries such as Britain and the United States would be boredom, and people might need to ration out work in ‘three-hour shifts or a 15-hour week [to] put off the problem’. At first glance, Keynes seems to have done a woeful job of predicting the future. In 1930, the average worker in the US, the UK, Australia and Japan spent 45 to 48 hours at work. Today, that is still up around 38 hours..." L'articolo di Toby Phillips We have the tools and technology to work less an...

Su Notizia ANSA: "... Uecoop, 1 genitore su 3 lo lascia per stare con figli"

(07 dicembre 2019 11:54) "In Italia un genitore su tre (36%) che si licenzia dal posto di lavoro lo fa per incompatibilità fra i propri impegni di lavoro e le esigenze di cura dei figli. E' quanto emerge da un'analisi dell'Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati dell'Ispettorato del lavoro..." Fonte: Relazione annuale sulle convalide... 2018 "Analogamente a quanto osservato nelle precedenti relazioni, le dimissioni e le risoluzioni consensuali hanno riguardato principalmente le lavoratrici madri , a cui sono riferiti n. 35.963 provvedimenti, pari a circa il 73% dei casi, dato peraltro in calo rispetto alla percentuale rilevata nell’anno precedente (n. 30.672, pari al 77%). Appare infatti significativo il numero delle convalide relative ai lavoratori padri, pari a n. 13.488 (oltre il 27% del totale), che continua a registrare un progressivo aumento tanto in termini di incidenza percentuale che in termini assoluti..." Fonte ; Mi...

A proposito di violenza maschile sulle donne

"Lea Melandri (2011:71) [ Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà ] si chiede: «Uccidono per l'angoscia dell'abbandono, per il limite che la libertà dell'altra impone alla propria, o perché si trovano per la prima volta in balia di bisogni e dipendenze rimasti in ombra e cancellati?». Pensando alla frequenza con cui all’omicidio segue il suicidio dell’assassino - un copione che si ripete - sono propensa per quest'ultima ipotesi: accade per una sorta di collasso dell’io maschile, quando si vede privato dell’“ovvio fondamento sicuro e obbediente” fornito dalla donna e sente vacillare di conseguenza anche il corteo di fantasie di possesso e di autosufficienza, di una sessualità vincente e predatoria, di cui si è nutrito nell’illusione di amare. L'interrogativo di Lea offre un orientamento al mondo femminile, ma pure alle iniziative di ascolto-accompagnamento di uomini maltrattanti che si stanno moltiplicando anche in Italia spostando finalmente lo sgu...

Dissesto idrogeologico in Italia: Rapporto ISPRA 2018

"Ogni due anni l’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale presenta il Rapporto nazionale sulla situazione del dissesto idrogeologico nel Paese. Gli ultimi dati disponibili sono quelli presentati alla Camera dei deputati nel luglio del 2018, secondo il quale  è a rischio il 91% dei comuni italiani (88% nel 2015) ed oltre 3 milioni di nuclei familiari risiedono in queste aree ad alta vulnerabilità ..." segue  (con link alle mappe e al Rapporto ) sul sito del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (SNPA).