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Promuovere la lettura va bene ma...

Si leggeva in stazione: ora è impossibile, ci sono ovunque video pubblicitari fracassoni che impediscono di concentrarsi sia pure su Tex. A giudicare insomma da quanto si vede in Italia è chiaro che la lettura è un passatempo del tutto ozioso, adatto a quei pochi eccentrici a cui andare a scuola piaceva. Gli slogan possono esortare alla lettura, a parole: ma nei fatti la dichiarano vana e snob.

Invito alla lettura dell'intero articolo di Stefano Bartezzaghi su la Repubblica.it, sezione Cultura, 24 marzo 2012.

Comments

Massimo Oporti said…
Pensa che a 17 anni, studiavo a Torino, e ho letto in pullman "I promessi sposi" per puro piacere (non faceva parte del programma scolastico di quell'anno). Se devo essere sincero però, non mi piaceva molto andare a scuola: e sbagliavo. Ora cerco in tutti i modi di aiutare i miei figli ad amare, com'è giusto, la scuola e a leggere per puro piacere. La famiglia è alla base di tutto ma ce la si può fare anche da soli: con molta difficoltà, magari iniziando proprio da "Tex" alla stazione.
Massimo.