"The proximal origin of SARS-CoV-2” is one of the most influential scientific articles in history.
In February 2020 — about a month before a pandemic had been declared — five top virologists huddled to examine aspects of a rapidly emerging coronavirus that seemed primed to infect human cells. In particular, a unique feature called the furin cleavage site caused concern, and even kept one virologist up all night. A few days later, the virologists concluded the virus had not been engineered. In March, their conclusions were published in Nature Medicine. Continue reading the article by Emily Kopp on "Brownstone Institute".
[Trad. it.] "L'origine prossimale del SARS-CoV-2" è uno degli articoli scientifici più influenti della storia.
Nel febbraio 2020 - circa un mese prima che fosse dichiarata la pandemia - cinque virologi di alto livello si riunirono per esaminare gli aspetti di un coronavirus emergente che sembrava idoneo a infettare le cellule umane. In particolare, una caratteristica unica, chiamata sito di scissione della furina, destava preoccupazione e tenne un virologo sveglio tutta la notte. Pochi giorni dopo, i virologi conclusero che il virus non era stato ingegnerizzato. A marzo, le loro conclusioni furono pubblicate su Nature Medicine. Il seguito dell'articolo di Emily Kopp su "Brownstone Institute".
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