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Test del DNA e processo penale

Un saggio e uno studio italiani.

Francesca Poggi, Università degli studi di Milano, Tra il certo e l’impossibile. La probabilità nel processo, in Diritto e questioni pubbliche, n. 10 (2010).
Abstract "Questo saggio si propone di esaminare alcuni degli errori più frequenti relativi alla comprensione dei dati probabilistici e, sulla base di tale analisi, di muovere alcune critiche nei confronti di recenti indirizzi giurisprudenziali che sembrano fondati anch’essi su erronee interpretazioni di dati o leggi espressi in termini probabilistici. In particolare, è esaminata la rilevanza dei dati probabilistici nell’ambito del c.d. test del DNA e della prova del nesso causale nei reati omissivi impropri."

"L'ultima frontiera della genetica forense si chiama touch DNA ed è il DNA che viene lasciato toccando semplicemente oggetti o persone. Questa impronta biologica è diventata in numerosi processi penali la prova inconfutabile della colpevolezza di una persona. Uno studio della Sapienza, coordinato da Antonio Filippini e Carla Vecchiotti, ha dimostrato invece che il touch DNA rilevato sulla scena di un crimine non costituisce necessariamente la firma genetica dell’assassino..." leggi il seguito
Lo studio DNA fingerprinting secondary transfer from different skin areas: Morphological and genetic studies è pubblicato su Forensic Science International: Genetics, 11 (2014).

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